Si mostra come toro dalle grandi corna o come serpente o come leone fiammeggiante. È bestialità innocente, divinità assetata di sangue pulsante e carne viva divorata.
Il Signore del labirinto è un cacciatore.
E dicono che sia giunto da straniero, uomo e donna dai riccioli biondi, fanciullo assorto nel gioco, che muore o che uccide ridendo, mago incantatore… Dicono sia giunto dalla terra di Lidia, o era forse l’Egitto? O forse ancora da Creta, dal centro del labirinto, e che passasse i giorni e le notti con le ragazze, distendendo innanzi a loro iniziazioni di gioia. Attraversando le città, lo straniero dalle forme femminili portava una nuova malattia nelle donne, la mania frenetica, l’invasamamento divinatore, ed oltraggiava i matrimoni.
Nei nostri corpi siamo tutti incatenati a lui, viviamo del suo fuoco e siamo mossi dalla sua energia, inarrestabile come il moto delle maree, esplosiva come l’eruzione di un vulcano. Chi lo fugge ne viene sbranato, chi gli va incontro arso. Perciò riconosci la bestia al centro del labirinto, non andarle incontro, non voltarle le spalle.
Il rispetto conduce alla pace.
Un cacciatore è infatti il Signore. Il suo movimento ha la forza del cosmo. Scoprila in te. Attento, impara a gestirla.
Tutto, infatti, è energia.